mercoledì 29 maggio 2013

Germania uber alles! Colombia eterna seconda

Pronostico rispettato, ma non senza patemi d’animo. La Germania vince il Mundial Cup, soffrendo però più del dovuto una Colombia impavida, mai doma, che ai punti avrebbe quantomeno meritato il pari e la possibilità di giocarsi il titolo ai rigori.
Al Russetto, con una splendida cornice di pubblico, finisce 2-1 per i tedeschi che, dopo la World League, portano a casa il secondo trofeo stagionale. I teutonici devono rinunciare ad Emilio Annunziata e Giuseppe Catapano. Tra i pali c’è Coletta, completano lo starting five Ruoccolano, Visone, Liguori e Di Palma. Per la Colombia spazio al confermatissimo Casoria (eletto a furor di popolo miglior portiere della kermesse, ndr), in difesa il tandem Aprile-Di Matteo, Cianci intermedio alle spalle di capitan Ammaturo.
Pronti via ed i sudamericani lasciano subito intendere che stavolta non sarà una passeggiata per Nunziata e soci. Cianci dopo un minuto scalda i guantoni di Coletta. Al 10’ altra chance ghiottissima per i colombiani: discesa e conclusione di Di Matteo, il cuoio, dopo una deviazione, sbatte sul palo. Scampato il pericolo, la Germania rompe gli indugi. Minuto 15, corner di Nunziata, dalle retrovie sbuca Ruoccolano che di piatto trafigge Casoria, 1-0. Passa un minuto ed è lo stesso universale ottavianese a sciupare la chance del raddoppio: il suo piazzato sul primo palo viene respinto di piede da Casoria. Prima dell’intervallo, l’ultima emozione è targata Colombia. Doppio scambio Aprile-Ammaturo, palla incredibilmente a lato. Si va al riposo sull’1-0.
Non mancano le emozioni in apertura di ripresa. Passano appena 22 secondi e sul calcio d’angolo liftato di Aprile, Ruoccolano ci mette il piedino per il più classico degli autogol. 1-1, tutto da rifare. Buon momento per la Colombia che cerca fortemente il vantaggio: al 2’ altra discesa di Di Matteo, Russo si materializza sulla linea, salvando la sua porta. La replica dei tedeschi è affidata al solito Ruoccolano, puntata insidiosa che mette a dura prova i riflessi di Casoria, sulla respinta Visone perde l’attimo buono. Al 16’ altro legno per i colombiani: Di Matteo ruba palla e prende la mira, il suo diagonale scheggia il palo lungo. Momento chiave del match che si tinge di bianconero. Ripartenza da manuale dei teutonici, Liguori raccoglie la sfera da fuori area e col mancino sorprende Casoria. 2-1, la Germania è di nuovo avanti. La Colombia le tenta tutte per agguantare il pari: al 24’ splendido tacco di Aprile, Coletta però si supera e d’istinto salva i suoi. In pieno recupero secondo giallo per Ruoccolano, che chiude anzitempo la sua finale. La Germania, in inferiorità numerica, serra i ranghi, portando a casa il 2-1 fino al triplice fischio. Finisce così, la Germania è di nuovo campione. La Colombia, come nella passata stagione, chiude la kermesse con la piazza d’onore.

Germania-Colombia 2-1: il tabellino
Germania: Coletta, Russo, Ruoccolano, Di Palma, Nunziata, Liguori, Visone
Colombia: Casoria, Cianci, Aprile, Ammaturo Lui., Ammaturo Lud., Ciniglio, Di Matteo, Angeloni
Arbitri: Sig.ri Carmine Di Gennaro e Vincenzo Di Martino
Reti: Ruoccolano (G); aut. Ruoccolano (C), Liguori (G)

giovedì 23 maggio 2013

Manita alla Serbia, Colombia in finale!

È la Colombia la seconda finalista dell’edizione 2013 del Mundial Cup. I sudamericani soffrono ma portano comunque a casa il pass per la finale, superando una buona Serbia per 5-2. Anche per i serbi i sogno svanisce proprio nel momento clou.
Gara equilibrata, soprattutto in avvio. Entrambe preferiscono non scoprirsi, prolungando la fase di studio. L’equilibrio viene rotto, infatti, soltanto sul finire della prima frazione. È Vito Aprile, al termine di un’azione personale, a bucare Avino con un tiro che si infila tra le gambe. L’1-0 taglia un po’ le gambe ai serbi che nel giro di tre minuti subiscono anche il raddoppio. Azione caparbia di Cianci che da terra vede e serve l’accorrente Angeloni che di destro non sbaglia. 2-0 e squadre al riposo.
Nella ripresa ottimo l’impatto dei serbi che alla prima chance centrano il bersaglio grosso: assist col contagiri di De Vivo per Picariello che insacca il cuoio del 2-1. La Colombia però non resta lì a guardare: al 7’ gran tiro di Luigi Ammaturo, corta respinta di Avino sui piedi di Vito Aprile che in scivolata firma il nuovo allungo. La Serbia, a metà frazione, si procura un calcio di rigore: dal dischetto Balzano non sbaglia, 3-2 e gara nuovamente riaperta. La rimonta serba però finisce qui. Nel finale la Colombia chiude la pratica: al 17’ discesa dirompente di Luca Di Matteo ed assist prezioso per l’accorrente Luigi Ammaturo che non fallisce l’occasione del poker. La Serbia le tenta proprio tutte pur di rientrare in partita, facendo anche avanzare Avino come portiere di movimento. La Colombia però serra i ranghi e approfittando del portiere avanzato chiude il match con Vito Aprile, bravo a siglare il 5-2 con una conclusione direttamente dalla propria area. Triplice fischio al Russetto: la Colombia batte la Serbia per 5-2, i sudamericani se la vedranno contro la Germania in finale.
Qui Colombia – A fine gara il commento, tra i colombiani, per la finale centrata, è affidato al bomber e capitano, Luigi Ammaturo: “Gara intesa, ci siamo davvero divertiti. La Serbia ha giocato bene credo però che sia stata premiata la nostra maggiore freddezza sottoporta. Abbiamo meritato la vittoria, adesso sotto con la Germania per questa splendida finale”.
Qui Serbia – Delusione tra le fila serbe. Vincenzo Fico, factotum del team, analizza ai nostri microfoni il match: La Colombia ha dato qualcosa in più in campo, meritando l’accesso alla finale. Non ho comunque nulla da rimproverare ai miei ragazzi, è stata una bella esperienza, ho visto lo spirito giusto in campo”.

Colombia-Serbia 5-2: il tabellino
Colombia: Casoria, Aprile, Ciniglio, Ammaturo Lud., Ammaturo Lui., Di Matteo, Cianci, Angeloni
Serbia: Avino, Casinelli, Picariello, Nunziata, Ragosta, Maddaloni, Balzano, De Vivo
Arbitri: Sig.ri Carmine Di Gennaro e Vincenzo Di Martino
Reti: Aprile (C), Angeloni (C); Picariello (S), Aprile (C), Balzano su rig. (S), Ammaturo Lui. (C), Aprile (C)

Troppo forte la Germania, Vietnam al tappeto

Tutto troppo facile per la Germania. Anche in semifinale il panzer tedesco si libera più o meno agevolmente dell’ostacolo Vietnam, portando a casa l’accesso alla finalissima del Mundial Cup, in programma martedì prossimo.
Nonostante una rosa praticamente al completo (assente soltanto Auricchio per infortunio, ndr), gli asiatici peccano nell’approccio, concedendo campo agli avversari. In men che non si dica i tedeschi sono già avanti sul doppio vantaggio. Al 6’ è Liguori a rompere il ghiaccio con una sassata mancina da metà campo. Il raddoppio tre minuti più tardi: appoggio errato di Amitrano che spiana la strada del raddoppio al funambolo Visone. Il Vietnam reagisce d’orgoglio e al primo tiro in porta beffa Coletta grazie alla puntata di Giuseppe Di Palma. Il gol però non riapre i giochi. Anzi, sono proprio i tedeschi a centrare nuovamente il bersaglio grosso. Palla al centro, azione personale di Visone che coglie la traversa, sulla respinta il più lesto è Nicola Di Palma che infila in rete il cuoio del 4-1.
Nella ripresa il Vietnam prova a cambiare assetto, ma la musica non cambia. È ancora la Germania, infatti, ad andare a segno grazie ad una repentina azione di contropiede, finalizzata da Ruoccolano. Mossa della disperazione per gli asiatici: fuori Amitrano, dentro Paciello come portiere di movimento. Il cambio paga, almeno all’inizio: i vietnamiti siglano due gol in rapida successione prima con Serredi e poi con Paciello. Sul 3-5 i tedeschi non fanno una grinza e alla prima occasione buona puniscono gli asiatici: Ruoccolano ruba palla a Paciello e indisturbato allunga sul 6-3. Due minuti più tardi altro errore in fase di manovra dei vietnamiti che regalano il 7-3 a Visone. Nel finale una rete per parte: Serredi, con un bel destro a giro, sorprende Coletta; il match si chiude però con il piazzato dalla propria metà campo di Liguori che archivia la contesa sul definitivo 4-8.
Qui Vietnam – Tanta delusione nello spogliatoio degli asiatici. La Germania è forte, ma la sensazione è che gli asiatici non siano riusciti a mettere in campo tutte le proprie qualità: “Abbiamo sbagliato l’approccio – esclama capitan Prisco Di Palma -, e questa è un po’ una costante di tutte le partite da noi disputate in questo Mundial Cup. Non si possono, a cuor leggere, regalare azioni si azioni ad una squadra come la Germania che al primo errore ti punisce. Dispiace uscire così ma, a conti fatti, abbiamo comunque raggiunto l’obiettivo minimo, quello di chiudere tra le prime quattro”.
Qui Germania – Altro successo per i tedeschi che in un battito di ciglia fanno fuori i vietnamiti dalla corsa al Mundial Cup: “Buona gara – esclama Michele Liguori, tra i migliori in campo per i teutonici -, volevamo fortemente centrare questa finale e ci siamo riusciti. Colombia? Ogni finale nasconde le sue insidie, dopo la World League, vogliamo però portare a casa questo trofeo”.

Vietnam-Germania 4-8: il tabellino
Vietnam: Amitrano, Serredi, Ruoccolano P., Capasso, Prisco Di Palma, Di Palma G., Coppola, Ambrosio, Paciello
Germania: Coletta, Di Palma N., Liguori, Ruoccolano L., Visone, Nunziata, Russo
Arbitri: Sig.ri Carmine Di Gennaro e Vincenzo Di Martino
Reti: Liguori (G), Visone (G), Di Palma G. (V), Di Palma N. (G), Nunziata (G); Ruoccolano L. (G), Serredi (V), Paciello (V), Ruoccolano L. (G), Visone (G), Serredi (V), Liguori (G)

venerdì 17 maggio 2013

Serbia d'assalto, l'Italia dice addio al Mundial Cup!

È la Serbia l’ultima squadra ad accedere alle final four del Mundial Cup. Fico e soci superano con un rotondo 8-4 l’Italia, estromettendo il team nostrano dalla kermesse.
Avvio in rampa di lancio per i serbi: prima Casinelli e poi Ragosta firmano il micidiale uno-due con il quale la Serbia si porta sul 2-0. L’Italia reagisce e sugli sviluppi di uno schema da tiro franco, accorcia il gap con Saviano. Ancora Casinelli però buca per la terza volta Nunziata: delizioso il lob del centrale ex Cesinali che vale il 3-1. L’Italia però ha il merito di non demordere: puntata micidiale di Autorino che vale il 3-2. Prima dell’intervallo una rete per parte: si parte con la punizione chirurgica di Picariello che vale il poker; la replica è invece di Guagliuolo, lesto in tap-in a chiudere felicemente un’azione orchestrata da Nunziata. Si va al riposo sul 4-3.
Nella ripresa l’inerzia è tutta per i serbi. Pronti via e Ragosta ruba la scena: il pivot sigla una doppietta in rapida successione che tramortisce il team nostrano. Il vantaggio cresce al 13’: De Vivo, al termine di una splendida azione corale, allunga sul 7-3. Il monologo serbo si chiude al 18’: è Nunziata, nel cuore dell’area, ad infilare in rete il cuoio dell’8-3. Il match si chiude con il colpo di coda del cobra Aprile. Finale al Russetto: la Serbia supera l’Italia, in semifinale grande sfida contro la Colombia.
Qui Serbia – Torna il sereno in casa serba. Il patron Fico, ai nostri microfoni, esterna tutta la soddisfazione per il traguardo raggiunto: “Abbiamo dimostrato il nostro valore contro una squadra di tutto rispetto. Dispiace per alcuni episodi accaduti in campo, complice anche una direzione arbitrale discutibile. Tornando al futsal giocato voglio complimentarmi con i miei ragazzi che hanno dimostrato a pieno le loro qualità. Colombia? Squadra di spessore, speriamo di poter scendere in campo con lo stesso spirito apprezzato stasera”.

Serbia-Italia 8-4: il tabellino
Serbia: Aprile G., Picariello, Nunziata, Maddaloni, Ragosta, Casinelli, De Vivo
Italia: Annunziata, Nunziata, Saviano, Sabbatino, Aprile G., Guagliuolo, Autorino
Arbitro: Sig. Carmine Di Gennaro
Reti: Casinelli (S), Ragosta (S), Saviano (I), Casinelli (S), Autorino (I), Picariello (S), Guagliuolo (I); Ragosta (2) (S), De Vivo (S), Nunziata (S), Aprile G. (I)

Colombia ok, la Spagna alza bandiera bianca

La Colombia rispetta il pronostico e superando la Spagna ottiene il pass per le semifinali. Gli iberici, campioni in carica, escono di scena più per le carenze palesate nella fase a gironi che per la gara disputata su buoni livelli contro i sudamericani.
Ottimo l’impatto al match di Ammaturo e soci: è proprio il pivot dei colombiani, a portare in vantaggio i suoi risolvendo una mischia in area. Il raddoppio lo firma invece Cianci grazie ad una conclusione mortifera che s’infila sotto la traversa. Reazione veemente della Spagna che con un micidiale uno-due pareggia i conti. Nando Pagano apre la remuntada, concretizzata poi dal tocco sottomisura di Massimo Pagano. Prima dell’intervallo però la Colombia riesce a rimettere la freccia grazie al diagonale di Aprile.
Nella ripresa dominio assoluto dei colombiani che ne approfittano per chiudere la partita. Ciniglio su punizione piega le mani ad Guardato. Poi è Amato a rimpinguare il bottino per i suoi: siamo sul 5-2. Il vantaggio cresce al 10’: tracciante di Amato, tocco maldestro di Antonio Pagano che infila il cuoio nella propria porta. La serie dei sudamericani la chiude Falcao Ammaturo: rapace il guizzo del pivot che corregge in rete un invito di Di Matteo.Gara praticamente chiusa ma la Spagna, nel finale, tira fuori l’orgoglio. Nando Pagano, in tap-in, accorcia sul 7-3 ma Luigi Ammaturo, ancora una volta, ne approfitta per siglare l’ottavo sigillo dei colombiani. Nel finale le ultime due reti sono tutte di fede spagnola: Nicola e Nando Pagano archiviano il match sull’8-5. La Colombia è in semifinale, onore comunque alla Spagna e ai suoi senatori, usciti dal rettangolo di gioco a testa alta.
Qui Colombia – A Nello Cianci, pivot dei colombiani, il compito di analizzare il match: “Buon gara, non era facile contro una Spagna mai doma. Abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo, speriamo a questo punto di poter arrivare fino in fondo anche se non sarà facile”.
Qui Spagna – Per gli spagnoli esordio assoluto tra i pali per Domenico Guardato: “Complimenti alla Colombia per la gara giocata, ringrazio anche i fratelli Pagano per la fiducia riposta anche se non ho potuto dare tutto me stesso. Stasera, dopo tanto tempo, sono tornato tra i pali, forse, dopo 32 anni, ho finalmente trovato il mio ruolo”.

Colombia-Spagna 8-5: il tabellino
Colombia: Casoria, Aprile V., Di Matteo, Ammaturo Lui., Cianci, Ammaturo Lud., Amato, Ciniglio
Spagna: Guardato, Ambrosio, Pagano D., Pagano A., Pagano M., Pagano Na., Pagano Ni.
Arbitro: Sig. Carmine Di Gennaro
Reti: Ammaturo Lui. (C), Cianci (C), Pagano Na. (S), Pagano M. (S); Aprile V. (C); Ciniglio (C), Amato (C), aut. Pagano A. (C), Ammaturo Lui. (C), Pagano Na. (S), Ammaturo Lui. (C), Pagano Ni. (S), Pagano Na. (S)