La vittoria dei gregari. Nel momento topico del torneo il Vietnam riesce a fare quadrato, superando l’Argentina grazie alla forza dell’intero collettivo. Non buona la prestazione degli asiatici sotto il profilo del gioco, da idolatrare però la voglia, il coraggio, la determinazione di Prisco Di Palma e soci nel voler, a tutti i costi, portare a casa il pass per le semifinali. L’Argentina saluta il Mundial Cup ma per l’albiceleste la parentesi al Russetto si chiude con un bilancio decisamente in attivo.
Avvio bloccato da parte di entrambe: nessuna delle due compagini presta il fianco alle ripartenze, prolungando, e di molto, la fase di studio. Serve il colpo da campione per sbloccare il match: a sfoderarlo è Paciello che, con una puntata micidiale, spedisce la sfera lì dove non batte il sole. L’Argentina accusa il colpo e dopo due minuti subisce anche il raddoppio: azione orchestrata da Paciello, Coppola a centro area riceve palla e col mancino beffa Saggese con un tiro nell’angolino. La partita sembra avviata sui binari del Vietnam ma, proprio allo scadere della prima frazione, ecco che arriva la rimonta argentina. Francesco Saggese, con una bella torsione, accorcia sul 2-1. Poi è Calvanese, sugli sviluppi di un tiro franco, a siglare il pari con una rasoiata che s’infila sotto la traversa. 2-2, e squadre al riposo.
Nella ripresa il tema tattico non cambia: il Vietnam coglie un palo in apertura con Di Palma, gli argentini si rendono pericolosi nel gioco di rimessa, sfruttando la velocità di Ciniglio e Saggese. Ed è proprio sugli sviluppi di una manovra di contropiede che i sudamericani effettuano il sorpasso: Ciniglio vince un rimpallo con Auricchio (che nella circostanza si infortuna, ndr), superando in uscita il pur ottimo Amitrano. 2-3, adesso per il Vietnam si fa davvero dura, ma è da qui che comincia la remuntada degli asiatici. Paciello e Coppola, stremati, lasciano spazio al duo Ruoccolano-Ambrosio. Il tandem che non t’aspetti cambia in un battito d’ali la partita. È prima Ambrosio, con un piazzato millimetrico, ad agguantare il pari. Tre giri di lancette ed ecco l’apoteosi per i vietnamiti: palla vagante a limite dell’area, Ruoccolano si gira in un fazzoletto e di prima mette fuori causa Saggese. 4-3, la rimonta è servita. Negli ultimi minuti non resta che soffrire per portare a casa la vittoria. L’Argentina getta il cuore oltre l’ostacolo ma non va oltre un palo colto da Boccia. Triplice fischio, il Vietnam è in semifinale, l’avventura dell’Argentina, invece, finisce qui.
Qui Vietnam – La parola al match winner. Pasquale Ruoccolano, l’uomo della provvidenza, ha commentato ai nostri microfoni il passaggio del turno del suo Vietnam: “Non abbiamo fatto una grande gara ma, come si suol dire, abbiamo dato prova del nostro enorme cuore. Il gruppo è unito e oggi, finalmente, abbiamo potuto apprezzare la bontà dell’intera rosa. Gol decisivo? Non sono abituato a sensazioni del genere, fa senza dubbio piacere, adesso ci godiamo questo momento, prima di affrontare le semifinali”.
Qui Argentina – Aria di divorzio nello spogliatoio dei sudamericani. Luigi Vallone, capitano non giocatore, si è espresso sulla gara dei suoi: “Buono il primo tempo, male nella ripresa. I cambi ci hanno penalizzato, ma usciamo comunque a testa alta. Pasquale Salvati? Questa fusione non si è rivelata proficua, sia per l’organizzazione che per le prestazioni in campo”. Per la serie: ora e mai più.
Vietnam-Argentina 4-3: il tabellino
Vietnam: Amitrano, Auricchio, Ruoccolano, Di Palma G., Coppola, Ambrosio, Paciello, Capasso
Argentina: Saggese A., Caldarelli, Pappacena, Boccia, Di Sauro, Ciniglio, Calvanese, Saggese F., Salvati
Arbitro: Sig. Carmine Di Gennaro
Reti: Paciello (V), Coppola (V), Saggese F. (A), Calvanese (A); Ciniglio (A), Ambrosio (V), Ruoccolano (V)
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