sabato 4 maggio 2013

La Serbia fa sul serio, Uruguay al tappeto!

La Serbia supera con una prestazione convincente l’Uruguay, compiendo un passo decisivo verso la qualificazione. Out Maddaloni e capitan Fico, tra le fila dei serbi spicca l’esordiente De Vivo ed il duo Picariello-Ragosta, autori nel complesso di ben sette reti. Per la celeste si chiude qua la fase a gironi; chissà se basteranno i tre punti raccolti all’esordio per strappare il pass per i quarti di finale.
Avvio rampante da parte dei serbi. Pronti via e Picariello, da vero leader, porta la Serbia sullo 0-3 con una tripletta. In tap-in la rete che sblocca il match. Il raddoppio invece giunge sugli sviluppi di un corner. Ancora su palla inattiva lo 0-3: punizione micidiale del centrale serbo che fulmina Casillo. L’Uruguay prova a reagire e al 10’ trova la rete dell’1-3: azione insistita di Giamundo, Ciniglio ne approfitta per beffare Avino. Il gol subito è solo un incidente di percorso perché i serbi continuano ad imprimere il proprio ritmo. Al 13’ infatti, ecco servito il poker: diagonale potente di Nunziata, Ragosta ci mette il piedino e corregge in rete. Al 17’ altro break dell’Uruguay che prova a rimettersi in partita con il secondo sigillo di giornata di Ciniglio. La celeste però spreca ben presto il bonus falli. Dal dischetto del tiro libero si presenta Ragosta che non perdona: Casillo, ancora una volta, raccoglie in rete il cuoio del 2-5. Il colpo di coda della prima frazione è però tutto degli uruguaiani: punizione di Paolella, la barriera si apre e per Avino non c’è nulla da fare. 3-5 e squadre al riposo.
La ripresa si apre con un ping-pong di emozioni. Si parte con un delizioso lob di Ragosta che consente alla Serbia di allungare sul 6-3. La replica dell’Uruguay è griffata Rinaldino: carambola in area, il cuoio giunge sui piedi del pivot vesuviano che di destro non lascia scampo ad Avino. Sul 4-6 la Serbia compie l’allungo decisivo. Al 15’ ancora Ragosta sorprende la retroguardia sudamericana con un pallonetto che muore nell’angolino. 4-7 e partita in discesa. Nel finale sale in cattedra il bomber Nunziata: il pivot ottavianese mette a referto una tripletta che chiude la sfida sul 4-10. Ai serbi manca un punto per blindare il secondo posto, qualificazione appesa ad un filo invece per l’Uruguay.
Qui Uruguay – Avvio in pompa magna, poi il buio. Dopo aver conquistato i tre punti all’esordio l’Uruguay si è pian piano sgretolata ed ora, per staccare il biglietto per i quarti, si fa davvero dura: “Anche oggi abbiamo pagato le tante assenze – spiega Nicola Paolella – ed un avvio di gara da dimenticare. Biscotti indigesti? Credo nella lealtà e nella sportività da parte di tutte le contendenti, abbiamo ancora qualche chances di qualificarci, aspetteremo fiduciosi i risultati dell’ultima giornata”.
Qui Serbia – Qualcuno aveva paventato l’ipotesi di un comodo segno X in schedina. La Serbia, invece, ha risposto sul campo con una sonora vittoria: “Come annunciato su facebook – esclama il capitano, Vincenzo Fico -, siamo scesi in campo per vincere. Questi tre punti sono fondamentali, ce ne manca appena uno per blindare la piazza d’onore”.

Uruguay-Serbia 4-10: il tabellino
Uruguay: Casillo, Giamundo, Paolella, Ferrara, Rinaldino, Ciniglio
Serbia: Avino, Picariello, Nunziata, Casinelli, De Vivo, Ragosta
Arbitro: Sig. Carmine Di Gennaro
Reti: Picariello (3) (S), Ciniglio (U), Ragosta (S), Ciniglio (U), Ragosta (S), Paolella (U); Ragosta (S), Rinaldino (U), Ragosta (S), Nunziata (3) (S)

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