Chiusa la parentesi dei gironi, il Mundial Cup si appresta ad entrare nel vivo. Martedì e Mercoledì prossimo sono in programma i quarti di finale, prima però facciamo un passo indietro, gustandoci i top e i flop del quinto turno. Siete pronti? Partiamo!
10 alla Germania – Il panzer tedesco continua a mietere vittime. Nonostante la qualificazione già in tasca, i teutonici battono anche la Spagna, chiudendo a punteggio pieno il girone della morte. Invincibili.
9 a Nello Cianci – Più decisivo di Falcao Ammaturo. Altra prestazione super per il pivot colombiano, balzato in testa alla classifica cannonieri. Implacabile.
8 all’Argentina – Nel momento più duro del torneo è venuto fuori il cuore dell’albiceleste. I sudamericani non mollano un centimetro contro l’ostica Serbia, accarezzando a lungo la vittoria, nonostante le assenze pesanti. Caparbi.
7 a Giuseppe Di Palma – Sette come le reti messe a segno nella serata di chiusura della fase a gironi, contro la Nigeria. L’infortunio al legamento è soltanto un brutto ricordo, il bomber è tornato. Sorpresa.
6 alla Spagna – Gli immortali anche stavolta hanno lasciato il segno. Agli iberici è bastata una vittoria per guadagnare l’accesso ai quarti ma contro la Colombia bisognerà per forza cambiare registro. Spirito combattente.
5 alla Nigeria – Contro il Vietnam il fortino degli africani regge un tempo, poi nella ripresa ecco servita la disfatta. Quanto resisteranno contro la Germania? Arruffoni.
4 alla Serbia – La squadra costruita dal patron Fico ha un potenziale impressionante, sin qui però espresso soltanto a tratti. Ai quarti meglio contare sull’artiglieria pesante per evitare brutte sorprese. Belli a metà.
3 a Francesco Coppola – Non è tanto per le troppe occasioni sprecate sottoporta, quanto per la bizzarra abitudine di accomodarsi in panchina tutte le volte che riesce ad andare a segno, chiedendo anche scusa agli avversari. Educato.
2 a Luigi Vallone – Ne bastano due di minuti al capitano in pectore degli argentini per timbrare il cartellino contro la Serbia. Migliore avvio non poteva esserci, poi però sparisce letteralmente dal campo. Talento inespresso.
1 a Mariano Avino – Una la giornata di squalifica rimediata dall’estremo serbo per il vibrante battibecco con il direttore di gara. Un rosso che gli costerà caro perché ai quarti potrà sostenere i suoi soltanto dalla panchina. Ingenuo.
(1)0 alle Far Oer – Gli isolani chiudono a mani vuote la prima esperienza al Mundial Cup ma, per il comportamento, l’educazione e il rispetto espresso nei confronti di avversari, arbitri ed addetti ai lavori, è bene aggiungere un’asticella di fianco a quello zero. Encomiabili.
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