Servizio di Antonio Del Vecchio - E’ una finale spettacolo. Alla fine la spunta il Valencia: squadra costruita per vincere, squadra che riesce nell’impresa di detronizzare il Genoa, dominatore assoluto delle ultime edizioni. Che sia l’inizio di un ciclo vincente? Solo il Mundial Cup potrà emettere la sentenza, ma l’impressione è che la squadra di patron Speranza possa davvero scrivere a caratteri cubitali il suo nome nella Hall of Fame del Russetto.
I pronostici pre finale dicono Valencia. Ma il Genoa ha un motto che suona sempre come marchio di fabbrica: il Genoa non muore mai. E lo si capisce subito, quando al 3’ è un colpo di testa di Nando Pagano a rompere gli equilibri del match. Al 5’ però il Valencia rimette a posto le cose, con Liguori che converge al centro e di sinistro batte Coletta. I sessanta secondi che passano dal 12’ al 13’ sono fatali al Genoa, col Valencia che prima sorpassa con Aliberti, poi mette il Nos con Nunziata. The English Boy segna su schema da corner, il bomber corregge in rete dopo un tracciante ancora di uno scatenato Aliberti. Ma il Genoa è una squadra di Highlander: barcolla, soffre, ma trova ancora la forza di rimettersi in piedi. Nei minuti finali Nando Pagano trasforma un calcio di rigore, poi è una puntata da antologia di Davide Pagano a rimettere tutto sulla bilancia. 3-3 e tutti al riposo.
Nella ripresa il Valencia opta per un cambio che alla fine risulterà decisivo: esce Coletta, tra i pali ci va Catapano, eroe della semifinale contro l’Arsenal. Il pararigori ex New Team chiude la porta a doppia mandata, dando il là all’allungo decisivo del Valencia. Al 38’ Liguori trova un diagonale velenoso, Faella – che vince con merito il titolo di miglior portiere del torneo – stavolta non è esente da colpe e si lascia superare. 4-3. E’ il gol che spezza le gambe, pardon le ali, al Grifone. Al 43’ è ancora Aliberti a siglare il 5-3 capitalizzando un 3 contro 1 in ripartenza. Poi, a mandare definitivamente in naftalina il match, ci pensa Emilio Annunziata, che si libera del diretto avversario e beffa Faella con un tocco sotto da applausi. La reazione genoana arriva troppo tardi. Davide Pagano fa 6-4, ma non c’è più tempo. Poco prima del triplice fischio Liguori chiude il match sul 7-4. Cala il sipario. Il Valencia è la nuova regina, ma il Genoa, c’è da scommettersi, si lecca le ferite ma medita la vendetta. Mundial Cup. To be continued…
Valencia-Genoa 7-4: il tabellino
Valencia: Coletta, Visone, Liguori, Ruoccolano, Annunziata, Aliberti, Nunziata, Catapano
Genoa: Faella, Pagano D., Fabbrocini, Pagano A., Pagano M., Pagano Na., Pagano Ni.
Arbitri: Sig.ri Carmine Di Gennaro e Giuseppe Abbruzzese
Reti: 3' pt Pagano Na. (G), 5' pt Liguori (V), 12' pt Aliberti (V), 13' pt Nunziata (V), 16' pt Pagano Na. su rig. (G), 19' pt Pagano D. (G); 13' st Liguori (V), 18' st Aliberti (V), 21' st Annunziata (V), 24' st Pagano D. (G), 25' st Liguori (V)
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