Con un pizzico di ritardo, ma con la solita ironia, ecco il countdown della terza giornata.
10 alla Nigeria – Contro le Far Oer i nigeriani sfoderano tutto il loro talento. Dieci reti per dare un segnale, per provare a scrivere un’impresa chiamata qualificazione. Ce la faranno?
9 alla Colombia – Nove come i punti portati a casa in tre partite. Non ci sono dubbi:la Colombia è una vera e propria corazzata, anche se dovrà fare i conti con l’assenza forzata del portiere titolare Faella.
8 alla Germania – Nonostante abbia un panzer a disposizione, il patron Speranza non smette mai di stupire. Controla Serbia , out Catapano e Coletta, tra i pali schiera Gennaro Natoli, fresco di promozione in C1 a Striano. Un vero e proprio lusso…complimenti!
7 a Fabio Picariello – Il calcio a 5 è uno sport di squadra ma a volte basta una sola pedina a far saltare l’intero scacchiere. In una Serbia orfana di Balzano, spicca il talento di Fabio Picariello. Qualità e quantità al servizio del patron Fico. Chapeau!
6 (di stima) al Vietnam – La vittoria, contro le Far Oer, è arrivata. Tre punti però dal retrogusto amaro: per gli asiatici bisognerà ritrovare quanto prima il bel gioco, altrimenti per il proseguo sarà davvero dura.
5 alle Far Oer – Quando il coraggio non basta. Altre due sconfitte per gli isolani che, con un turno d’anticipo, salutano già il Mundial Cup. Peccato.
4 all’Italia – Netto passo indietro della compagine nostrana. Nel big match controla Colombia emergono tutti i limiti di una squadra tecnicamente forte, ma sin troppo labile sul piano della concentrazione e del temperamento. Perso il primato, l’unico obiettivo è blindare la piazza d’onore.
3 a Pasquale Casinelli – Nonostante la gara della sua Serbia fosse in programma alle 22, arriva ancora una volta in ritardo. Con Balzano già indisponibile, chi lo sa come il patron Fico sarà riuscito a mantenere la calma, aspettando con ansia l’arrivo del centrale ottavianese. Ritardatario cronico.
2 a Paolo Amitrano – Due come le topiche che nel primo tempo hanno consentito alle Far Oer di chiudere in vantaggio il primo tempo. Nella ripresa la mossa decisiva: fuori Amitrano, dentro Paciello e la musica cambia. E pensare che è stato proprio lui a proporre il cambio…misteri del futsal.
1 a Salvatore Capasso – Più che un tecnico, un simulatore di proteste nei confronti del Signor Di Gennaro. Forse, per il bene della sua Italia, sarebbe meglio pensare a come ordinare la squadra in campo piuttosto che lamentarsi con il fischietto vesuviano.
0 a Mariano Avino – Il lungo stop purtroppo lo penalizza. Per 22 minuti,la Serbia ha tenuto testa al panzer tedesco, salvo poi dare spazio alla saga della papera. La respinta corta, l’effetto saponetta ed il riflesso tardivo: queste le specialità della serata ‘offerte’ dal portiere serbo che hanno dato il là alla goleada dei tedeschi. Impacciato.
10 alla Nigeria – Contro le Far Oer i nigeriani sfoderano tutto il loro talento. Dieci reti per dare un segnale, per provare a scrivere un’impresa chiamata qualificazione. Ce la faranno?
9 alla Colombia – Nove come i punti portati a casa in tre partite. Non ci sono dubbi:
8 alla Germania – Nonostante abbia un panzer a disposizione, il patron Speranza non smette mai di stupire. Contro
7 a Fabio Picariello – Il calcio a 5 è uno sport di squadra ma a volte basta una sola pedina a far saltare l’intero scacchiere. In una Serbia orfana di Balzano, spicca il talento di Fabio Picariello. Qualità e quantità al servizio del patron Fico. Chapeau!
6 (di stima) al Vietnam – La vittoria, contro le Far Oer, è arrivata. Tre punti però dal retrogusto amaro: per gli asiatici bisognerà ritrovare quanto prima il bel gioco, altrimenti per il proseguo sarà davvero dura.
5 alle Far Oer – Quando il coraggio non basta. Altre due sconfitte per gli isolani che, con un turno d’anticipo, salutano già il Mundial Cup. Peccato.
4 all’Italia – Netto passo indietro della compagine nostrana. Nel big match contro
3 a Pasquale Casinelli – Nonostante la gara della sua Serbia fosse in programma alle 22, arriva ancora una volta in ritardo. Con Balzano già indisponibile, chi lo sa come il patron Fico sarà riuscito a mantenere la calma, aspettando con ansia l’arrivo del centrale ottavianese. Ritardatario cronico.
2 a Paolo Amitrano – Due come le topiche che nel primo tempo hanno consentito alle Far Oer di chiudere in vantaggio il primo tempo. Nella ripresa la mossa decisiva: fuori Amitrano, dentro Paciello e la musica cambia. E pensare che è stato proprio lui a proporre il cambio…misteri del futsal.
1 a Salvatore Capasso – Più che un tecnico, un simulatore di proteste nei confronti del Signor Di Gennaro. Forse, per il bene della sua Italia, sarebbe meglio pensare a come ordinare la squadra in campo piuttosto che lamentarsi con il fischietto vesuviano.
0 a Mariano Avino – Il lungo stop purtroppo lo penalizza. Per 22 minuti,
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